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Spleen.

C'è chi dice che basti una frase per racchiudere a pieno una persona. Io sono convinta che non basti una vita di parole, figuriamoci un secondo di pensiero. Ma questo potrebbe essere il mio di credo, che poi proprio mio non è, ma questo non cambia le cose. Passo la mia vita a tergiversare, quando a quest'ora avrei potuto giá dirvi che ho 18 anni e sono Italiana. Di preciso? Basso piemonte, non sto a dirvi il posto perchè non lo conoscereste. Vivo nel limbo di un paese sconosciuto, nascosto persino a me stessa. Odio questo posto. Odio le persone che ci sono. Odio quasi tutto, in realtá. Ci sono solo piccole, minuscole eccezioni che rendono il tutto un po’ più semplice. Che siano un sorriso, un respiro, un'emozione in più, poco cambia. Siamo noi a mutare. Ed il contesto. E le situazioni. E le persone di cui ti circondi. Che cosa vi posso dire di me? Che un tempo odiavo la vita? Adesso non so di preciso come la penso. Sono in una di quelle fasi in cui mi mordo l'ansia a denti stretti per evitare che sia lei mangiucchiarsi me. Che sono un casino e mezzo. Una continua indecisione. Un gatto nero dagli occhi azzurri. “Incomprensibile a tutti gli altri”, ma solo per quelli che gli occhi non li sanno guardare. O ne hanno paura. Dovevo solo trovare chi non ne avesse. Io ho una paura fottuta di vivere. Ecco perché la vita non la volevo più. Ma me ne sono resa conto solo quando vivere era l'unica cosa che volevo fare. Sarebbe stato troppo semplice gettare tutto via. E niente, mi sono tirata su. Ed io sono una testa di cazzo che odia la semplicità. “Io vengo dal nero.” Simbolista e cupa fino alla nausea alle volte, cinica e sarcastica per il resto del tempo. “Io vengo dal vuoto.” Sono la numero 7, ma solo perché mi farebbe schifo essere la numero uno. Ho una roccia sicura chiamata Alessandro Aleotti. 17 lettere che lo mettono in prima posizione, e fanno di lui la colonna sonora di una vita intera. E diciassette anni li ho bruciati a suon di pianti perché non sapevo come uscire dal baratro. Tra una notte insonne e l'altra, ed un’ aria di morte intorno. Poi, un giorno, mi sono svegliata. Ho preso le mie quattro insicurezze e le ho accantonate per far largo ad una nuova vita. Era il 10 Agosto. E poi il 12 Aprile. E ancora, il 20 luglio di quest'anno. Ma sto provando ad uscirne,ancora. Ed è il passo più emozionante che potessi fare. “But darling, Who would ever love a Sad Girl? ” Le persone come me ne hanno le palle piene di cazzate. Gli occhi li alzano per imprecare al cielo un sogno andato in fumo, le mani le aprono solo alla pioggia che cade. La gente mi chiede perché questo nome. Io sono pioggia sui vetri.  14.04.15 | 19.07.15 Due date, una vita intera. Due date in cui mi sono sentita me stessa, due date in cui l'unico uomo di cui io mi sia fidata era lì con me. Una promessa lanciata ad un cappello, e che sto cercando di mantenere. Beh, io sono Cri. Sono un gatto. Sono una seguace. Sono fastidiosa e credo che la felicità sia sopravvalutata. Non so amare. Non so prendermi cura. Non so nemmeno parlare.. Ma ogni tanto scrivo. “Io vengo dall'odio, io voglio uccidervi tutti.” Kik:comepioggiasuivetri ⚓️

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