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DAL CAPPELLO DI GIA - Il romanzo erotico lesbo

Disclaimer: NSFW, ADULTS ONLY (18+) MATERIAL. If you are under 18 turn back now. All images are from the internet or borrowed from other bloggers and are assumed to be in the public domain. I do not claim any rights to any of these images. If you object to my displaying any image due to a copyright, tell me and I will remove it immediately. Questo Blog è intitolato alla protagonista dei miei romanzi della serie “Dal cappello di Gia”; il nome stesso, Gia Van Rollenoof è uno pseudonimo (coperto da copyright) e ogni riferimento che vi si trova concerne quello. Il mio personaggio è convinto che un Eros gioioso possa far dimenticare le tristezze di certa realtà. Lei ama l'arte erotica non volgare in ogni sua rappresentazione, pittura, scultura, fotografia: nella letteratura in particolare. Le piace, quindi, esprimersi in questo senso con lo strumento che conosce meglio, la scrittura. E quindi, crea dei racconti erotici di genere saffico (per soli adulti, naturalmente), ma la sua non è tanto una professione, quanto un diletto. Gia Van Rollenoof (anche sinonimo di chi ne è Autore), è un’affascinante, quanto esuberante giovane donna veneziana che, da modeste condizioni, si fa strada nella vita, divenendo psicologa, fotografa e, soprattutto, affermata scrittrice di romanzi erotici. Non solo, discepola di Saffo ma, da buona veneta, anche di Epicuro, l’eclettica protagonista è costantemente protesa all'appagamento delle proprie pulsioni sentimentali e sessuali. Dietro al suo edonismo si cela, tuttavia, un’anima pregna di buoni sentimenti e proponimenti che la rende dolce e altruista nei riguardi di chi, secondo lei, se lo merita. Fieramente lesbica, per stabilire delle “affettuose” amicizie femminili, lei è dedita a chattare sul web; ed è proprio dalla chat che nasceranno le mirabolanti vicende amorose che, dopo, si svilupperanno in una sperduta oasi di un Paese arabo. Visionaria, dalla conturbante femminilità, sempre eccessiva nell'appagamento delle proprie pulsioni e mai paga, pur licenziosa nei costumi sessuali, in realtà, sono presenti in lei dei precisi contorni morali non viziati dal pregiudizio. Dall'animo libero, poco tollerante e per niente disposta ai compromessi, ribelle, di animo anarchico, intollerante verso l’ingiustizia e la prevaricazione, lei è idealmente scatenata contro l’esercizio di poteri ingiusti. Dal passato infantile turbolento, segnato da un’educazione vetero – tradizionalista e bigotta subita da piccola nella sua Venezia, per reazione, è idealista, mordace, irriverente, ironica, dissacrante. Sempre incline alla rimessa in discussione di ogni cosa, nutre un costante dissenso verso ciò che è imposto. Con i suoi frequentissimi, “Io mi domando e dico” rivolti sia verso la Società, sia verso l’alto dei cieli, è un personaggio controverso: infatti, all'apparente dissolutezza, oppone un tormento dell’anima e una brama interiore verso il trascendente.

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