“ Ecco cosa ho imparato quel mattino: se oltrepassi un confine e non
succede niente, il confine non significa più nulla. Come quel vecchio
enigma dell'albero che cade in una foresta, che probabilmente non fa
rumore perché non c'è nessuno a sentirlo. Tracci il confine sempre
più lontano, e ogni volta lo superi. È cosi che si finisce per
avventurarsi oltre il limite. Non avete idea di quanto sia facile
dimenticarsi di tutto e fuggire dalla realtà. Non avere idea di
quanto sia facile perdere tutto e rimanere a guardare, senza fare
niente. Perdere se stessi, smarrirsi. O forse un'idea l'avete. Forse
qualcuno di voi già lo sa. Allora posso soltanto dirvi: mi dispiace.
”